
STORIE RIEMERSE / ATLANTIDE
Cos’è la dualità?
La credenza nella diversità tra persone, tra esseri umani e natura, tra donne e uomini, tra razze, tra nazioni che si dichiarano guerra. La dualità è la sensazione di essere circondati da nemici da combattere, è l’illusione mentale che sorge quando pensiamo e non siamo centrati nell’amore ma nella paura.
Cosa ha a che fare con Atlantide tutto questo?
Atlantide è una civilizzazione fondata molto tempo fa, quando un gruppo di anime cosmiche originarie di un altro punto dell’Universo decisero di incarnarsi sulla Terra.
Sul pianeta vivevano popolazioni terrestri, gruppi tribali molto connessi alla natura e agli animali. Nella loro psiche e coscienza predominava l’energia della Madre Terra.
Gli atlantidei erano più orientati al cosmo, mentalmente e intellettualmente più sviluppati, dall’aspetto leggermente diverso da quello delle popolazioni terrestri.
Sulla Terra crearono una classe superiore, credendo di agire per il bene di tutti e offrendo insegnamenti evoluti ed illuminazione. ‘
Il più recente colonialismo è probabilmente generato da memorie subcoscienti di Atlantide. Ancora oggi alcuni gruppi di persone si considerano superiori, portatori di pace, sviluppo, religione e progresso, mentre altri riconoscono il grande valore delle cosiddette popolazioni tribali: la connessione con la natura, lo sciamanesimo, la ciclicitá, l’educazione dei bambini ad esempio.
Questo è paragonabile alla scissione che avvenne molto tempo fa, alcuni atlantidei pensando di poter portare progresso e civilizzazione agirono con arroganza e mancanza di sensibilità e rispetto alle popolazioni che vivevano in simbiosi con la natura.
Alla fine della civilizzazione, causata da disastri naturali, in molti si resero conto di aver creato l’opposto dell’evoluzione che avevano previsto e si reincarnarono mischiandosi con le popolazioni terrene, diventando davvero parte della Terra. Le memorie della civilizzazione precedente lasciarono forti tracce che continuarono ad essere in parte ripetute e vissute, sino ad oggi.
Le conseguenze di questi eventi portarono a grandi cambiamenti nella psiche umana e alla creazione di una classe di regnanti, allo sfruttamento della natura, alla nascita della spiritualità gerarchica e all’imitazione ed interiorizzazione del dualismo e della nuova cultura introdotta.
Emersero varie linee di sangue e nobilità, gruppi di persone che iniziarono a trasmettersi conoscenza e potere per discendenza, spesso considerati dagli altri divini, custodi di segreti e poteri straordinari del terzo occhio.
Le famiglie reali sono i più alti rappresentanti di una nobiltà in cui per discendenza alcune persone si dichiarano superiori, chiamandosi re o regine.
Anche se l’idea che ci siano persone migliori di altre è ancora molto radicata e continua a causare molte ingiustizie, il fatto che l”influenza della regalità stia diminuendo mostra che l’umanità si sta liberando dalle conseguenze psicologiche di Atlantide.
Le anime di Atlantide si identificavano con le loro origini cosmiche quindi anche la loro spiritualità era fortemente orientata al cosmo, ad altri mondi. La tendenza a guardare il pianeta dall’alto, a controllare la natura e considerare la Terra inferiore, è un altra conseguenza del progetto atlantideo che ha portato ad un’alienazione dalla natura e all’introduzione di una spiritualità gerarchica. Molti insegnanti spirituali Orientali ed Occidentali oggi condannano ciò che è terreno, i sensi, la sessualità. Invitano a trascendere il corpo e focalizzarsi su ciò che è sublime, ultraterreno. Vediamo l’origine del forte dualismo nelle religioni più diffuse, dell’idea che debbano esserci classi superiori di insegnati e maestri spirituali.
Quando tutto è Uno, tutto fa semplicemente parte di questa Unità: la personalità, l’ego, il gioco, il denaro, le illusioni, la sessualità, la Terra, l’interno, l’esterno, lo spazio ed il tempo. Tutto quel che ha un nome è parte dell’Uno e può essere percepito, amato e visto nel suo significato.
Resistere a qualcosa, negare qualcosa, porta sempre a dualità e credere nella dualità porta a tensioni psichiche e conflitti interiori ed esteriori. La sofferenza e i danni psicologici causati da queste impronte sono difficili da comprendere.
Furono gli stessi atlantidei, reincarnatisi dopo la caduta, a rendersi conto dei propri errori e scontrarsi con queste idee gerarchiche. Si ribellarono alla propria eredità e spesso furono condannati dalle società di cui fecero successivamente parte. Passarono da comandanti e regnanti a perseguitati e vittime.
L’esempio di Atlantide aveva ispirato le successive civilizzazioni, i primi a ribellarsi alle idee gerarchiche furono proprio coloro che le crearono e portarono sulla Terra. Alcuni atlantidei si incamminarono in percorsi dolorosi di auto coscienza, vera maestria e confronto con il proprio passato.
A livello psicologico avvenne una forte evoluzione, iniziarono ad identificarsi con le popolazioni terrene vedendo la loro connessione con il pianeta, l’amore, il calore e la cura per i bambini di cui sono capaci. Videro come il sistema atlantideo li aveva trasformati e per la prima volta tra loro vi fu vero amore e vera comprensione.
L’errore fondamentale degli atlantidei fu cercare di imporre alle popolazioni native un autorità esterna, con lo scopo di farli rendere conto della propria divinità interna.
Solo nel momento in cui gli atlantidei iniziarono a vivere con i terrestri, diventando spesso loro stessi vittime di quest’illusione, riuscirono ad entrare in contatto con la realtà della Terra dall’interno e da dentro poterono iniziare a cambiare le cose. Restando fermi nella propria verità, nonostante le persecuzioni ed i roghi, dimostrarono la forza del potere interno, un’autorità divina che non può essere sottomessa al potere esterno.
Fasi della catarsi:
1) Lasciar andare il vittimismo
Il vittimismo genera la presenza di un persecutore. Si creano i sospetti di cospirazioni oscure o extraterrestri al potere. In un certo senso anche l’idea di complotto si protrae da Atlantide, gli stessi atlantidei sono la cospirazione contro cui stanno combattendo. I colpevoli non si trovano nel mondo esterno ma dentro se stessi.
La transizione da coscienza atlantidea a cristica può avvenire riconoscendo e accettando amorevolmente l’atlantideo dentro di noi da un punto di vista terreno, consapevoli della bellezza e potenza della Terra. Guardare la saggezza delle popolazioni tribali, recuperare la connessione intuitiva con la natura.
Sentire cosa significa Unità, sentire che davvero tutto fa parte dell’Uno, inclusi i primi chakra, la sessualità, le emozioni. Sentire la natura, sentire l’amore della Terra.
2) Lasciar andare il senso di superiorità.
Ogni essere umano ha un anima e ognuno segue il suo percorso, ma non possiamo mai sapere dove porta il cammino di qualcun altro e quali esperienze, talvolta difficili, altre persone hanno scelto di vivere. Quando qualcuno ha bisogno di un consiglio sul percorso sarà lui stesso a richiederlo. Molte persone che si considerano maestri spirituali stanno deviando altri dal proprio cammino d’anima: un buon insegnate infonde fiducia in se stessi ai propri studenti, nella propria autorità interiore, rendendosi superfluo appena possibile. Finchè non siamo parte del tutto, finchè non siamo l’Uno, non possiamo mai completamente comprendere il percorso di qualcun altro.
3) Trascendere la dualità interna
Siamo stati sia vittime che persecutori. Possiamo raggiungere un’amorevole sintesi di questi due aspetti quando comprendiamo che la dualità non fa parte del mondo esterno ma del nostro mondo interno. La vittima ed il persecutore sono dentro di noi e la vittima non è vittima di un persecutore esterno ma del persecutore che si trova in noi. Dopo un lungo viaggio, durato molti secoli, l’energia del persecutore ha ritrovato la strada per tornare a noi e possiamo trascendere questa dualità interna integrando con amore quest’aspetto, nato con le migliori intenzioni di diffondere luce e conoscenza.
La maggior parte delle strutture, autorità secolari, organizzazioni che sfruttano le risorse terrestri, con cui molti entrano in conflitto, furono create da loro stessi ad un certo punto dimenticato della storia. Il modo di scardinare queste organizzazioni non è il combattimento ma rimuovendo il loro terreno fertile, integrando e perdonando amorevolmente il persecutore dentro di noi.
Questa è la coscienza cristica, la consapevolezza d’Unità, il riconoscimento della stessa origine divina in tutti gli esseri viventi. La coscienza cristica è l’amore incondizionato per tutto - e per tutto si intende davvero tutto. Non è quindi un elevazione divina raggiungibile solo se si lascia andare qualcosa, se si sopprime ciò che è terreno.
Amare i nemici, amare tutto ciò che crediamo non ci appartenga.
In senso più profondo la coscienza cristica è nata dall’incontro tra le persone della terra ed i popoli delle stelle. Gli Atlantidei erano sintonizzati sul cosmo, mentre le anime della Terra erano sintonizzate sulla Terra e la Natura.
Nella coscienza cristica non vi è distinzione tra mondi interni esterni. Il mondo esterno è un riflesso del nostro mondo interno, l’amore nel nostro mondo interno porta all’armonia nel mondo esterno. Il conflitto interno crea dualità nel mondo esterno.
Il mondo interno non è limitato al presente: quando integriamo il passato e diventiamo internamente liberi da esso, risplendono insieme tutte le esperienze che abbiamo vissuto sulla Terra.
Integrando con amore il persecutore dentro di noi smantelliamo le strutture di potere più antiche e radicate.
Il segreto della coscienza cristica è che non ha ha che fare solo con il presente, è una coscienza amorevole che scorre in tutte le nostre incarnazioni portando guarigione. Un onda d’amore che tocca tutti gli aspetti di noi, ovunque si trovino nello spazio e nel tempo. Eleva tutta la storia in una differente consapevolezza.
La coscienza cristica nasce dall’amore tra il cosmo e la terra, tra i popoli delle stelle ed i popoli della terra. Nasce quando lasciamo andare il conflitto interno realizzando che ogni parte di noi viene dall’amore e tende all’amore, quando amiamo veramente ogni parte di noi e creiamo armonia. La coscienza di guarigione si diffonde oltre il presente verso ogni momento che abbiamo vissuto qui.
L’amore trascende davvero lo spazio ed il tempo.
Tratto da un articolo di Gerrit Gielen
Immagini: Mègane Claire